Che tristezza, si parte. Ogni nuovo inizio prevede la fine di qualcosa, ma io non sono pronta.
Ho il timore che una volta rientrati tutto torni alla normalità e che le mie conquiste personali svaniscano come fumo nel vento. La sola idea mi intristisce oltre ogni limite.
All’inizio di questo viaggio mi sono paragonata a Bilbo Baggins, persona ordinaria, comune, al cospetto di grandi eroi. Massimo Cappon, pur apprezzando il paragone, non era d’accordo e… ci aveva visto lungo. Non sono Bilbo Baggins che, felice della parentesi della sua avventura, anela alla sua comoda vita nella Contea. No, io ho bisogno di tutto questo: dell’avventura, del fare piani pronti a farli saltare, del vivere in natura a ritmi diversi, nell’incertezza, nella sfida con se stessi e nel rispetto delle regole dettate dalle forze della natura. Sono felice di rientrare e riabbracciare i miei amici, genitori e le sacre belve, ma mi mette in ansia non avere già un nuovo assignment all’orizzonte.
Da Vannøya ad Arnøya
Ore 08.30 – Sole, partiamo con un bel SW a 20 nodi abbondanti. In porto il vento era molto più intenso perché scendeva dalle montagne accelerando (vento catabatico, dice il Piero Angela in me), ma superata al secca di Fakken, il vento si stende
Ore 09.00 – Il vento, superato il capo di Fakken, gira da E. Bellissima giornata primaverile, caldo saranno 5°C hahahaha. Pressione in aumento 1028 mb
Ore 10.45 – diamo motore, il vento è calato, ma più avanti, dove il fiordo si restringe e le montagne si alzano, lo si vede di nuovo.
Ore 13.30 – Deviazione a Laukøya, isolotto di fronte ad Arnøya, per vedere una proprietà. Marco scende a terra con il tender mentre io aspetto andando a zonzo con Cadeau, giocando con la corrente. Adoro questa barca! Montagne spettacolari.
Cadeau nello stretto tra Arnøya (sullo sfondo) e Laukøya
Ore 14.30 – In avvicinamento a Skjervøy, vento ancora a 10 kn da W, ancora sole e caldo, pressione 1029 mb
15.00 ormeggio io Cadeau nella sua nuova ‘casa’ a Skjervøy. Domani alle 06.30 partiamo con l’autobus per rientrare a Bodø e recuperare la mitica Pierina. Ci attendono quasi 15 ore di pullman tre o quattro cambi e poi l’odissea verso casa.